In Italia non è povero solo chi è disoccupato, ma anche chi ha un’occupazione con salari da fame. Colpa di stipendi bassi e non in linea con il costo della vita. Ecco perché, come specificato all’interno del programma europeo del M5S, proponiamo l’adozione di un salario minimo legale europeo proporzionato alle condizioni economiche e sociali dei singoli paesi. Una soglia minima retributiva, fissata per legge, che permetterebbe ai salari di non scendere sotto un determinato livello.
Ciò consentirebbe di affrontare con decisione il fenomeno del dumping sociale e salariale. Sarebbero scelte che rafforzerebbero il potere d’acquisto e aumenterebbero la produttività in modo uniforme nei vari Paesi europei. Ecco una parte del mio intervento a “Nessun Dorma”.
L’8 e il 9 Giugno barra il simbolo M5S e scrivi SACCO!